Trento, 29 giugno 2011

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Mitar Djuric, ventidue centrale greco
(foto Trabalza)

La prima intervista da giocatore della Trentino Volley di Mitar Djuric, centrale greco classe 1989 prelevato dall’Olympiacos Piraeus.

Mitar, cosa significa per te approdare a Trento?
E’ una grande soddisfazione personale, perché arrivo in un club di grandissimo livello che negli ultimi anni ha saputo salire alla ribalta internazionale grazie a risultati di primissimo livello. Volevo lasciare la Grecia e misurarmi con il campionato italiano; farlo con la maglia dei Campioni del Mondo, d’Europa e d’Italia è sicuramente la miglior prospettiva che potevo avere”.
Che tipo di giocatore sei?
Sono un agonista, mi piace giocare ma soprattutto dare il massimo per vincere con la mia squadra. Dal punto di vista tecnico il fondamentale migliore che ho è sicuramente quello del muro ma conto di crescere sotto ogni punto di vista nel corso della prossima stagione con la maglia della Trentino Volley”.
Tuo padre Milan a fine anni ottanta ha già giocato in Italia; ti ha dato qualche consiglio rispetto alla Serie A1?
Mi ha ricordato che qui troverò una organizzazione e professionalità che non hanno pari in nessun altra Lega al mondo e mi ha detto che se voglio affermarmi a questi livelli non devo mai perdere di vista il mio obiettivo”.
A tal proposito, quali sono i tuoi obiettivi?
Sono conscio che la prima stagione in un campionato nuovo e di altissimo livello come la Serie A1 sarà molto difficile. Voglio quindi pensare solo a dare il massimo per la squadra, giocare bene e puntare a vincere qualsiasi manifestazione o partita a cui prenderemo parte. Ho già vinto diversi campionati in Grecia, venendo in Italia voglio fare il passo successivo e conquistare anche traguardi internazionali”.
Hai affrontato da avversario già due volte la Trentino Volley nella stagione 2009/10. Qual è stata la tua impressione in quell’occasione?
Trento ha dimostrato di avere un’impronta tattica importante, valorizzata ulteriormente da giocatori fortissimi. Nella partita disputata al PalaTrento ho potuto apprezzare anche lo splendido ambiente che i sostenitori hanno costruito attorno alla squadra, con tantissimi supporters e un tifo molto caldo e corretto”.
Hai già avuto modo di parlare con Radostin Stoytchev?
Nei mesi scorsi ci siamo sentiti qualche volta al telefono e la prima impressione è stata sicuramente positiva. Spero di poterlo contattare presto per iniziare ad occuparci della prossima stagione”.
A Trento tornerai a giocare al centro della rete e lo farai dopo una stagione in cui all’Olympiacos avevi fatto l’opposto. Qual è il ruolo che senti più tuo?
Preferisco giocare centrale, credo che sia quello in cui mi esprimo meglio ma ovviamente l’ultima parola spetta all’allenatore. So che in Serie A1 troverò un livello altissimo di gioco e sarà più difficile riuscire a fare bene ma mi impegnerò al massimo per fare la mia parte. Posso ricoprire qualsiasi ruolo, l’importante è rendersi sempre utile alla squadra”.
Un messaggio per i tuoi nuovi tifosi?
Non li conosco ancora, non posso promettere nulla se non un impegno costante per loro e per la Società”.


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